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Il primo chakra (Muladhara)

Ho parlato genericamente di cosa siano i chakra. In questo articolo passo a parlarvi del primo chakra che porta il nome sanscrito di Muladhara, o chakra della radice.

È “il centro della base”, rappresenta le fondamenta di tutto il sistema dei chakra e qui risiede l’energia della kundalini: solo se la base è forte l’energia può salire attraverso gli altri chakra, così come solo quando è assicurata la sua sopravvivenza materiale (mangiare, dormire, salute fisica e lavoro) l’essere umano può concentrarsi su attività quali imparare, creare relazioni, coltivare la spiritualità, eccetera.

Il primo chakra ci collega al suolo, è associato all’elemento terra e a tutto quanto, come la terra, è solido e stabile. Rappresenta il radicamento, l’istinto di sopravvivenza e il bisogno di sicurezza; coltiva l’abbondanza materiale, ma anche la forza interiore. È qui che si genera l’impulso sessuale.

Il primo chakra è rappresentato da un quadrato inscritto in un cerchio, circondato da quattro petali di loto rossi. Il quadrato, il numero 4 e il colore rosso sono tutti attributi dell’elemento terra. Al centro del quadrato si trovano un triangolo, il mantra LAM e l’elefante, un animale simbolo di stabilità, benessere e forza interiore.

La sede di Muladhara nel corpo umano è alla base della colonna vertebrale, tra l’ano e i genitali. Il primo chakra corrisponde alle ghiandole surrenali; controlla anche le funzioni dell’intestino, le gambe e tutte le parti solide del corpo: ossa, unghie, denti.

Meditare con regolarità sul Muladhara conferisce fiducia e calma allo spirito e al corpo, stimola un atteggiamento coraggioso ed entusiasta nei confronti della vita.

Da un punto di vista fisico, un primo chakra sano favorisce la guarigione, dà ossa e denti forti, un intestino sano e regolare, può prevenire infiammazioni del nervo sciatico e problemi renali, regola la pressione sanguigna.

Un blocco del primo chakra si traduce in insicurezza, scarsa fiducia in sé stessi e apatia. All’opposto, se iperattivo si corre il rischio di attaccarsi eccessivamente ai beni materiali, di essere troppo rigidi e ostili ai cambiamenti, di indulgere in egoismo e aggressività.

I periodi in cui avvengono grandi cambiamenti nella vita, come un cambio di lavoro, un trasloco, una separazione, mettono alla prova la nostra sicurezza e stabilità. In questi momenti, il primo chakra avrà bisogno di maggiori attenzioni.

Riassumendo le caratteristiche del primo chakra

Nome sanscritoMulhadara (letteralmente, “sostegno della base”)
Nome italianoChakra della radice, centro della base, primo chakra
Zona del corpoAlla base della colonna vertebrale, nel perineo, tra l’ano e i genitali
Ghiandola corrispondenteGhiandole surrenali
Parti del corpo correlateIntestino crasso, coccige, denti, ossa, gambe, piedi
FunzioneSopravvivenza, contatto con la Madre Terra, stabilità, sicurezza materiale
DisfunzioniEgoismo, aggressività, inerzia, insicurezza. Malattie intestinali, colite nervosa, problemi di peso, emorroidi, stitichezza, sciatica, mal di schiena, vene varicose; disturbi alla vescica, ai reni, alla prostata; malattie delle ossa, sbalzi di pressione arteriosa
ArmonizzazioneForte energia vitale, sicurezza, capacità di affermarsi, fiducia, prosperità materiale e spirituale
PauraPaura esistenziale
SensoOlfatto
SimboloQuattro petali rossi con al centro un quadrato giallo oro inscritto in un cerchio. Il quadrato contiene a sua volta un triangolo, la sillaba LAM e un elefante
ElementoTerra
ColoreRosso
MantraLAM
NotaDo
AnimaleElefante, bue, toro: animali associati alla terra per la loro solidità
DivinitàBrahma, signore della creazione, e Dakini, custode della realtà fisica
PianetaMercurio
PietraRubino, corallo rosso, granato, diaspro, onice nero, ossidiana

Riguardo l'autore

Lotag

Sono il dottor Gulisano Germano, studio, pratico e indago nell'esoterismo da oltre 30 anni.

Da quando ero bambino sono stato coinvolto in fenomeni paranormali che mi hanno incuriosito a scoprire di più.

Nei miei studi ho approfondito varie religioni, visitato vari luoghi di potere e apparizioni e ho messo in pratica anche tradizioni tolteche sciamane.

Per un errore di quando ero piccolo avevo chiuso i contatti col paranormale soffermandomi solo allo studio, senza pratiche, poiché ero stato ingannato dalle ombre e mi hanno attaccato. Poi un giorno sono riuscito a trovare la "chiave" per liberami delle ombre e riprendermi la mia vita.

Da qual momento sono stato chiamato dal mio spirito guida. Ho iniziato con lui un primo contatto tramite metafonia, per avere informazioni dirette senza influenze mentali e culturali.

Ho scelto di aiutare chiunque avesse bisogno di ritrovare la luce e la pace.

L'ho voluto in libero arbitrio e mi trovo adesso in questa "missione".

La luce è di tutti, quindi non importa quale filosofia religiosa tu segua, non sono qui per convertire, ma per aiutare e rafforzare il tuo cammino, che tu hai scelto.

Non è la fine, ma la mia "partenza".

Di imparare non si finisce mai, ma sarò disponibile a condividere le mie esperienze e quello che continuo ad imparare per servire la luce.

Ho scelto la luce, servo la luce, in libero arbitrio.

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