Diverse culture parlano della reincarnazione, ovvero tornare nuovamente sulla terra dentro un nuovo corpo a ripetere il percorso terreno in una nuova epoca, con gente nuova, culture nuove, tecnologie nuove. Secondo alcune culture, quindi, una volta che si muore, dopo un periodo di tempo si ritorna ricominciando con una nuova identità il nuovo percorso.
Ovviamente c’è chi non crede, pensa che finito il percorso terreno finisca tutto, ma qui diamo per certo che sia vera la reincarnazione e permettetemi di parlarne in maniera approfondita.
La prima domanda che chi crede potrebbe porsi è: se dall’altra parte le anime stanno bene, non soffrono, non hanno dolori e malattive, ma perché tornano sulla terra dove sono limitate, con sofferenze, male e malattie?
La domanda così posta sembra una assurdità, infatti, ma non lo è se si conosce la possibile risposta. Evoluzione dell’anima.
Non tutte si reincarnano, solo coloro che hanno bisogno di evolversi, migliorare, crescere spiritualmente lo fanno.
Dove si torvano le anime, sono impegnate in attività, ma non possono evolversi.
Ritornare sul corpo terreno, con i limiti e la parte “divina” bloccata, porta l’anima ad impegnarsi a crescere senza avere la “comoda” conoscenza spirituale e capacità. In poche parole, quando ci si reincarna è come se l’anima lo facesse mettendosi una o più palle al piede, a seconda del livello di difficoltà per l’elevazione che vuole avere. Si appunto, vuole avere, perché la reincarnazione, così come tutto quello che succede durante la propria vita terrena, è frutto di una scelta in libero arbitrio, prima di reincarnarsi!
Non è colpa della luce, se siete in quella famiglia, se avete quel difetto fisico, se avete quella situazione sociale. Siete stati voi stessi a volerlo!
Motivo per cui, vivere il percorso terreno, è importantissimo, è più importante di essere anime inorganiche!
Coloro che hanno scelto di morire prima di mano loro, hanno commesso a loro stessi un danno cui pagheranno secondo quello che hanno programmato. Si dice, che chi muore suicidio, resti in una dimensione di isolamento, fino al tempo in cui sarebbe dovuto morire, secondo la data scelta prima della reincarnazione, a meditare e tribolare per la anticipata fine.
Vivete la vostra vita, tutta, gustandone ogni attimo, e dando il meglio. Morite serenamente quando è arrivato il momento, senza creare di proposito azioni che ne possano anticipare i tempi.
Il torto lo fate a voi stessi, se fallite, allungate le reincarnazioni, non le finite prima!
Ora magari qualcuno potrebbe chiedersi, ma quante reincarnazioni fa un’anima. Fino a quando grazie le sue reincarnazioni arriva al nirvana.
Quando, cioè, essa ha imparato tutto quello che può imparare senza che possa più commettere potenziali errori e allora non solo non si dovrà mai più reincarnare, ma questa anima potrà essere anche uno spirito guida di un’anima che ancora è in ciclo delle reincarnazioni terrene.
Ma perché deve essere un’anima illuminata a fare lo spirito guida?
Fareste fare scuola guida ad un ragazzo che ha preso appena la patente, ad un neo patentato? No. E perché? Perché non ha l’esperienza sufficiente per insegnarvi a non sbagliare, poiché uno sbaglio, può anche inficiare il cammino di quell’anima.
Ma almeno potrebbe essere un mio bis bis nonno, lontano parente a farmi da spirito guida?
Temo di no, il ciclo di reincarnazioni è lungo e quando un’anima è pronta non è detto che segua un suo lontano ave, gli viene assegnato chi ha bisogno a secondo del tipo di reincarnazione sta svolgendo quell’anima.
Ora vai e vivi la tua vita terrena con consapevolezza e gioia!
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