Per aumentare la potenza del respiro è utile volgersi al sole; al mattino a Est, a mezzogiorno a Sud, alla sera a Ovest, a mezzanotte a Nord. Ci sono inoltre dei giorni in cui una narice ha più potenza dell’altra; mercoledì, giovedì, venerdì e domenica la narice di sinistra, Ida; lunedì, martedì e sabato quella di destra, in cui la luna è nascosta, Pilgala.
Il respiro purifica ogni impurità dell’essere ed accende la fiamma della propria consapevolezza.
Nell’attenzione del respiro l’essere raggiunge la danza cosmica del divino.
L’attenzione è la finalità dell’essere, il respiro il mezzo.
Lo yoga non potrà essere raggiunto né da colui che mangia troppo, né da colui che si astiene dal cibo, né da colui che dorme troppo, né da colui che troppo veglia. Raggiungerà lo yoga colui che mangia e beve come si conviene, di cui tutti gli atti sono regolati dalla ragione, e che sa equilibrare il sonno e la veglia.
Bhagavad Gita
TECNICA DI RESPIRAZIONE BASILARE DATA DA DASKALOS
Rilassatevi completamente. Inspirate dalle narici contando tre battiti del cuore. All’uno colmate l’addome, al due la parte mediana del torace, al tre tutto il torace. Ora iniziate a rilasciare il respiro, dalla bocca, iniziando dall’addome e continuando in salita, contando ogni battito del cuore, fino al totale svuotamento dei polmoni. Ripetere tale esercizio per alcuni minuti. Quando sentirete che il conteggio di tre sarà divenuto facile, provate con il quattro, dividendo il torace in quattro sezioni, sempre partendo dall’addome per arrivare ad espandere la parte alta del torace, indi rilasciate partendo dalla sezione più bassa per arrivare infine alla cavità toracica.
PRANAYAMA: CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE SECONDO LA TECNICA DELLO YOGA KUNDALINI
Inspirazione: prima la pancia, poi il costato, poi lo sterno. Espirazione: Prima lo sterno, poi il costato, poi la pancia.
Durante l’inspirazione lasciate che la pancia si gonfi lentamente, e riempite il resto dei vostri polmoni d’aria. Quando i polmoni saranno pieni d’aria, espirate: svuotate prima la parte superiore dei polmoni, poi rilasciate lentamente la pancia.
IL RESPIRO DI FUOCO
Il respiro di fuoco è di uso corrente nello yoga kundalini. Si tratta di una respirazione veloce ritmica, che comporta il movimento della sola zona addominale, mentre il petto rimane fermo. Durante l’inspirazione spingere la pancia in fuori; durante l’espirazione tirare la pancia in dentro. L’espirazione e l’inspirazione hanno la stessa durata e la stessa forza. Il ritmo respiratorio è di circa due respiri al secondo. Prima di iniziare il respiro dio fuoco inspirate e mettete la testa ben diritta ed il mento leggermente ritratto. Sedetevi con la colonna vertebrale ben eretta e con gli occhi chiusi. Mettete la mano sinistra sul petto e la destra sulla pancia. Cercate di trovare un buon ritmo. Il respiro di fuoco dà una vivida e concreta sensazione di vitalità.
RESPIRAZIONE SOLE LUNA (FURYA CHANDRA PRANAYAMA)
Questa respirazione va fatta a narici alternate. Chiudere la narice sinistra ed inspirare dalla narice destra; soffermarsi trattenendo il respiro quattro o cinque secondi; chiudere la narice destra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice sinistra; inspirare, trattenere il respiro soffermandosi per quattro o cinque secondi, chiudere la narice sinistra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice destra. Continuare la respirazione per qualche minuto. I suoi benefici sono: ristabilisce il giusto equilibrio tra acidi e alcali, ossigena il sangue, calma le tensioni nervose, fa passare il mal di testa, migliora la normale respirazione.
RESPIRAZIONE A TAMBURO (MRIDANGA)
Durante la fase dell’inspirazione picchiettare tutto il torace, specialmente la zona del petto, tamburellando coi polpastrelli e le dita rigide; durante l’espirazione picchiettare, con la mano aperta e le dita unite, tutti gli stessi punti toccati durante la fase dell’inspirazione. Ripetere quanto si desidera. Benefici: purifica i bronchi e tutto l’apparato respiratorio; è utilissima per chi fuma.
RESPIRO DELLA LUCE DEL CRANIO (KAPALABHATI)
Il respiro della luce del cranio è una tecnica di purificazione delle via nasali. Mettetevi seduti in una posizione comoda a busto eretto. L’inspirazione è passiva, l’espirazione attiva: inspirare dolcemente dalle narici, portando l’attenzione su di esse, sull’addome e sul cranio; espirare sempre dalle narici, di colpo, profondamente e con forza, cercando di portare il respiro contro il seno frontale e concentrandosi sul cranio. Ripetere l’esercizio quanto si desidera. Benefici: purifica le vie respiratorie, aiuta in caso di raffreddore e di mal di testa, prosciuga i seni nasali.
RESPIRAZIONE DELL’APE NERA (BHRAMARI PRANAYAMA)
Si esegue tale tecnica mettendosi seduti in una posizione comoda a busto eretto. Chiudere gli occhi e portare l’attenzione alla gola, immaginando di poter respirare con questa, come se sotto il mento ci fosse un foro da cui entra ed esce il respiro. Respirate lentamente e profondamente, producendo un ronzio tra il naso e la gola, il ronzio provocato è come quello di un’ape. Benefici: rilassa il corpo e la mente.
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