Il settimo chakra porta il nome sanscrito di Sahasrara, o chakra della corona. Dimora in un luogo a se stante, al di là del corpo fisico, sopra la testa.
In questo chakra la personalità dell’individuo si dissolve nel “Tutto”. Qui vi è l’unione fra Shiva e la sua Shakti, gli opposti non esistono più. Qui l’individuo si libera dalle sue restrizioni, qui si squarcia il velo dell’ignoranza e si ottiene la conoscenza (il Regno cui si accede è infatti il Satyaloka, satya=verità). Qui ci si libera dal ciclo di nascite e rinascite.
Il settimo chakra ci collega al Cielo. Il settimo chakra si nutre di silenzio, luce pura e contatto con l’Assoluto. Non è legato a una figura geometrica (yantra) né ad alcun suono (mantra), benché alcune fonti lo colleghino al suono primordiale della OM.
Il settimo chakra è rappresentato da un cerchio circondato da petali di loto, con una luce radiante dal centro; i petali rappresentano le infinite lettere dell’alfabeto sanscrito.
Con i piedi per terra, ma la testaincielo, il chakra della corona ci insegna ad abbandonare il passato con i suoi eventuali traumi, per vivere le nostre responsabilità, avvertendoci quando le attribuiamo ad altri. Grazie al potere del settimo chakra potremo vedere le nostre convinzioni negative e liberarcene.
Gli archetipi collegati a questo chakra sono il leader autorevole, il direttore illuminato, il vero, autentico “capo”; il chakra dai mille petali è infatti connesso con l’autorità (e il rapporto col padre), ed è anche associato al senso di direzione.
Quando Sahasrara non è in armonia diventiamo arroganti, orgogliosi, ambiziosi; ci distraiamo facilmente e l’irritazione e l’impazienza la fanno da padrone; tendiamo a chiuderci in noi stessi, a controllare tutto e tutti; siamo confusi, non dormiamo bene.
Meditare sul settimo chakra ci aiuta a coltivare la pazienza, la compassione, il perdono. Allora la coscienza entra senza sforzo in uno stato fluido, di felicità assoluta; la verità sacra del settimo chakra è: vivi il presente. La “gioia assoluta” (ananda) è sempre presente nel settimo chakra; possiamo attingervi ogni qualvolta contempliamo un’alba, o teniamo in braccio un bambino, o sperimentiamo l’amore incondizionato, o ci allineiamo con l’energia dell’universo. Sahasrara ci insegna a lasciare che l’universo si occupi dei dettagli, liberandoci dall’ansia di controllare ogni cosa.
Riassumendo le caratteristiche del settimo chakra
Nome sanscrito | Sahasrara (letteralmente, “mille volte tanto”) |
Nome italiano | Chakra della corona, settimo chakra, chakra con mille petali |
Zona del corpo | Al di sopra della testa, sulla fontanella |
Ghiandola corrispondente | Ghiandola pineale |
Parti del corpo correlate | Corteccia cerebrale, parte superiore del cranio |
Funzione | Collegamento spirituale |
Disfunzioni | Attaccamento al passato o al futuro, indifferenza, odio |
Armonizzazione | Verità, compassione, amore incondizionato, perdono |
Simbolo | Fiore di loto a mille petali |
Elemento | Metallo |
Colore | Bianco e violetto |
Mantra | OM |
Nota | Si |
Divinità | Shakti, che qui si unisce con Shiva |
Pianeta | Nettuno |
Pietra | Quarzo ialino, ametista, diamante |
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