Chi non si è mai arrabbiato? Chi non ha mai detto o fatto qualcosa, cui poi non si sia pentito? Chi può dire di non aver commesso mai un errore verso qualcuno?
Durante il nostro percorso di vita, nessuno ci da un manuale di come viverla, si impara a spese proprie e grazie i riscontri che hanno le nostre azioni verso gli altri. Tramite essi, gran parte della nostra formazione e apprendimento ci fa diventare gli uomini e donne che siete oggi.
E se sbagliamo? Beh, finché è possibile, cerchiamo di scusarci e rimediare verso quella persona in modo di provare a sanare quel torto volontariamente o involontariamente commesso.
Ma le nostre azioni hanno un peso? E, soprattutto, hanno un costo?
Masaru Emoto ha svolto degli esperimenti noti come la memoria dell’acqua che consiglio di andare a leggere che dimostrava scientificamente che le parole producevano delle reazioni verso l’acqua producendo una cristallizzazione differente a seconda dell’etichetta attaccata al contenitore.
Noi siamo fatti, in media, tra il 60 e 65% di acqua, quindi le parole producono almeno su tale elemento delle reazioni chimiche nel nostro organismo, quindi già solo perché uno dice una cosa, ha comunque prodotto un effetto sulla persona in questione.
Questo potrebbe spiegarsi (ma non scientificamente) perché uno ha anche conseguenze fisiche ed emozionali quando sente determinate parole.
Pensate, ad esempio, che una bambina stia cantando. La mamma, perchè ha mal di testa, gli urla alla bambina di smetterla di urlare che ha una voce insopportabile. Che effetti credete che abbia su di essa?
La giovane crede in quello che dice sua mamma e, possibilmente, non vorrà cantare più credendo che abbia una voce orrenda. Eppure la mamma non voleva far capire questo, ma ha prodotto nella piccola un veleno che ha invaso il suo mondo e le sue credenze. E se la mamma si scusasse, che accadrebbe? Sarebbe sufficiente per azzerare l’affermazione precedente?
La risposta è NO. Perché nella bambina si installerà lo stesso la paura che la mamma potesse avere di nuovo mal di testa, in un’altra circostanza, provocandondogli nuovamente malessere e irritazione!
E nelle coppie di fidanzati che un giorno, senza un apparente motivo, non ama più il proprio partner?
Per questo caso, ho dedotto una teoria, ovvero che succede un qualcosa in uno dei due che infetta il suo affetto fino a distruggerlo ed arrivare allo stato d’animo di non amarlo più o entrare in “crisi”.
Il veleno emozionale lo instilliamo solo noi verso gli altri?
Purtroppo non solo.
Il veleno emozionale può nascere anche da una interpretazione errata nell’altro che ha fatto reagire dado un senso personale a qualcosa sentita, letta o ricevuta.
Un luogo dove si creano continuamente auto veleni emozionali? Le chat!
Essendo un luogo dove la comunicazione è instantanea, non si scrive, come nei libri, narrando pure lo stato emozionale della frasi che precendono. E non vi sono i canali di comunicazione interpretativi quali non verbale e para verbale, che aiutano ad avvicinarsi all’interpretazione esatta del messaggio.
In questo momento che stai leggendo, se ti scrivessi “ciao”, sei in grado con certezza di sapere come lo stia dicendo? Ovviamente NO!
Figuriamoci se si stanno scrivendo cose più complesse e importanti come stati d’animo ed emozioni!
Comprendiamo che dentro ognuno di noi circola più veleno emozionale di quello che si credeva prima di leggermi, vero?
Ma come si può evitare o ridurre tutto ciò?
Ora che sai che quello che dai non puoi mai rimediare, comincia a fare attenzione ed evitare azioni o parole cui potresti pentirti. E tu, cerca di non prenderla in maniera personale. Il mondo non è certo fatto di folletti e gnomi, ma forse non ti rendi conto che ci sono cose cui ti arrabbi, soffri e/o ci resti male che di fatto non esistono!
Qualcuno ti ignora, ti saluta scortese, non sta a sentirti ecc? Chi te lo dice che ce l’abbia con te? Non può avere i suoi cavoli e tu, come tanti altri, hai incrociato il suo cammino? Potrebbe aver avuto un lutto, una brutta notizia, riposato male, atrrabbiato con i figli ecc e quindi ha voglia di stare in pace? No, classico comportamento che ti sta trattando male o tu gli hai fatto qualcosa!
Non correre a facili interpretazioni emotive. Lascia correre, magari dopo qualche ora, un altro giorno ci chiedi che avesse.
Il veleno distrugge e separa, non fa bene a te e nemmeno per la tua vita.
Se hai anche qualche rapporto nocivo, cerca di preferire di tagliare i ponti, piuttosto che preferire starci alimentando ogni qualvolta i tuoi malesseri.
Se stai bene tu, fai stare bene anche chi è intorno a te!
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