L’Uomo al centro dell’Universo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Bisogna ammettere che questa visione è terribilmente infantile: sappiamo benissimo che l’uomo non è altro che il mammifero più evoluto di un piccolo, insignificante, introvabile pianeta che ruota attorno ad una stella situata alla periferia di una galassia formata da 300 miliardi di stelle che è solo una dei miliardi di galassie che ci sono nell’Universo.
In questa sterminata immensità l’uomo non conta niente!
Allo stato attuale della diffusione delle conoscenze scientifiche, questa sconsolante realtà è praticamente sconosciuta alla stragrande maggioranza dell’umanità che è quindi vittima di Religioni puerili ed elementari, sopratutto di origine semitica. Ci riferiamo ad Islam, Ebraismo e Cristianesimo, inventate quando si pensava che il pianeta Terra fosse tutto il mondo.
Queste Religioni, oltre ad affermare questo assurdo antropocentrismo, hanno introdotto l’idea altrettanto infantile di un Dio antropomorfo, dalle caratteristiche terribilmente umane che non avrebbe nient’altro da fare che occuparsi di questo angolo sperduto nelle profondità dell’Universo.
Anche quella minima parte dell’Umanità che conosce un po’ di astrofisica, pur avendo coscienza di questa terribile verità, in realtà la rifiuta psicologicamente pur di non dover rinunciare alla consolante sicurezza che danno le religioni semitiche.
Dall’idea di Antropocentrismo, deriva poi la credenza dell’esistenza dell’anima e della sua immortalità. Poche persone si rendono conto che l’uomo non è altro che uno dei tanti animali che popolano questo pianeta, anche se il più intelligente: come tutti i mammiferi, l’uomo mangia, defeca, urina, emette gas maleodoranti, si congiunge sessualmente.
Se si assiste all’autopsia di un essere umano o di un altro mammifero si nota che non vi sono grandi differenze: si trovano un cuore, due polmoni, un fegato, un cervello, organi genitali molto simili etc, etc… pertanto filosofie e religioni che vedono nell’uomo un essere superiore o addirittura dotato di un anima, sono particolarmente infantili. Probabilmente queste fantasie sono sempre presenti quando una specie vivente assume il predominio del pianeta dove vive, agli inizi della sua evoluzione intellettuale.
La cosa più divertente è che è stata inventata l’anima immortale per il mammifero uomo e negata invece agli altri mammiferi.
L’equivoco nasce dal fatto che, nel corso dell’evoluzione delle specie animali, con la formazione di sistemi nervosi sempre più complessi e specializzati, in tutti gli animali superiori è sorto il fenomeno dell’autocoscienza, ma questo con la morte cessa!
E allora? L’Uomo e tutto ciò che avviene su questo pianeta non contano niente, non hanno nessun rilievo!
Sicuramente tutta questa immensità avrà un senso, ma siamo ancora molto lontani dal capirci qualcosa.La Scienza e la Conoscenza umane progrediscono a ritmo esponenziale, ma forse noi siamo nati troppo presto per poter capire qualcosa.
Forse il dramma dell’Uomo moderno è proprio questo: è l’unico animale di questo pianeta che si è evoluto a tal punto da prendere coscienza della sua nullità!
Chiudo con una favoletta:
“Nella cucina di casa mia ho scoperto una colonia di formiche. Per loro la cucina era tutto l’Universo. Poi una formica, grande esploratore, si avventurò oltre e scoprì il corridoio adiacente alla cucina. La religione delle formiche non poteva ammettere questa verità e l’esploratore fu condannato all’orribile morte del rogo. Pensate se qualcuno avesse detto alle formiche che la cucina faceva parte di un appartamento, che l’appartamento faceva parte di un palazzo, che il palazzo faceva parte di una città, che la città faceva parte di una nazione, che la nazione faceva parte di un pianeta, che il pianeta ruotava attorno ad una stella, che la stella faceva parte di una galassia di 300 miliardi di stelle, che di galassie ce ne sono miliardi etc.”
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