È una piaga che avviene da secoli e ancora oggi, non solo non è sparito, ma si è trasformato in una forma più squallida ed insidiosa: il razzismo!
Diamo una forma di significato a tale termine e lo prendo in prestito da Wikipedia:
Il termine razzismo nella sua definizione più semplice si riferisce ad un’idea, preconcetta e scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici, che la specie umana (la cui variabilità fenotipica, l’insieme di tutte le caratteristiche osservabili di un vivente, è per lo più soggetta alla continuità di una variazione clinale) possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, valoriali, etiche e/o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro. In “senso stretto” il razzismo, come teoria della divisione biologica dell’umanità in razze superiori e inferiori, è un fenomeno relativamente recente. In senso più ampio invece si tratta di una generale antica tendenza a discriminare i ‘diversi’ (nazioni, culture, classi sociali inferiori), e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione.
Nella storia a macchiarsi di tali comportamenti è stato spesso “l’uomo bianco” sottomettendo e maltrattando, rendendoli persino in schiavitù le popolazioni di luoghi colonizzati, ove spesso i loro residenti avevano un colore della pelle “più scura”.
Ma il concetto di razze, diversità, etnie esiste?
Per gli antropologi NO!
Tale termine è stato coniato dall’uomo, in quanto aldilà del nostro aspetto esteriore, dei nostri tratti somatici e pelle, siamo esattamente tutti uguali!
Tale termine lo dice la scienza, nella fattispecie lo studio antropologico dell’uomo e dei suoi popoli.
Ma oggi come si è trasformato il razzismo? Esiste ancora come anni fa?
Purtroppo, noto con dispiacere, che l’ignoranza che alberga in chi è razzista si è così espanso che non esiste più solo quella “from white vs Black”, si sono sviluppate anche nel senso opposto.
Secoli di rabbia, di ingiustizie, di repressioni, di sofferenze, di discriminazioni hanno portato (mi auguro non consapevolmente) a far assaggiare in senso opposto lo stesso trattamento che gli esseri umani, cui colpa è solo quella di essere di altre etnie e/o colore differente, la fanno trattare verso “i bianchi”.
Oggi se qualcuno di etnia differente dovesse dire ucciderei tutti i bianchi che mi passano davanti, non creerebbe la stessa preoccupazione o indignazione se lo dicesse un “bianco”.
Pensateci bene. Non sarebbe così?
Personalmente sono contro ogni forma di razzismo, non tollero atti di violenza, maltrattamenti, bullismo, repressioni chiunque lo faccia, perché nessuno ritengo che sia “giustificato” a farlo.
La storia ci insegna come gli spagnoli sterminarono i Maya, il popolo indiano fu cacciato dalle proprie terre, gli africani furono colonizzati e resi schiavi, gli ebrei presi e sterminati quasi tutti da un folle psicopatico… ma come possiamo pretendere di rompere questa catena se continuiamo ad inserire altri anelli?
E tu? Che ne pensi?
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